Una sola traccia opposta alla luce è il titolo della mostra di Nicolò Cecchella ideata per gli spazi della Galleria Cardelli & Fontana nella sede dell’Ex Ceramica Vaccari di Santo Stefano Magra (SP). La mostra, a cura di Mario Commone e Lara Conte, è stata inaugurata sabato 30 luglio.
La ricerca di Cecchella affronta le dinamiche della rappresentazione declinandole attraverso i temi dell’identità, del corpo, della presenza umana. Mediante un continuo attraversamento di materiali e linguaggi – scultura, fotografia, video, installazione – l’artista indaga la relazione che l’immagine del corpo assume con l’ambiente che la circonda e con la dimensione naturale e organica in cui si inserisce.
Traccia, impronta, calco sono alcuni dei processi attraverso cui Cecchella indaga il proprio corpo come misura e relazione fenomenologica tra il sé e il mondo, come possibilità di investigare le radici della rappresentazione e del visibile.
La sua ricerca connette un’indagine concettuale nutrita di riferimenti filosofici e teorici con una sapiente capacità di relazionarsi ai materiali e ai processi della scultura, oltreché ai processi della fotografia e del video, intesi come concreta e archeologica investigazione del medium.
Nicolò Cecchella
Marsia, 2015-2022
cemento, sabbia di fiume, ferro, carta, ciglia, gomma siliconica al platino
cm 109x88x22
In mostra sono esposte sculture come Volto terra, Traccia denti, Testa, Occhi – calchi e impronte di parti del corpo dell’artista, realizzati utilizzando materiali come terracotta, pigmenti al platino, fusioni in alluminio e ottone –, una lastra fotografica presentata e declinata in forma scultorea, realizzata attraverso l’utilizzo di collodio umido, nitrato d’argento e oro.
A queste, si aggiunge un’opera come Marsia, appartenente all’omonima serie scultorea, in cui l’artista si serve di cemento, gomme siliconiche e lattice vulcanizzato e, infine, il video Solo con occhi dai cui frame sono derivate anche due stampe fotografiche.
Nicolò Cecchella
Senza titolo, 2020
collodio, oro, nitrato d’argento, alluminio, ottone, vetro
cm 42,2x32,5x5,3
Volto Terra
2015/2017
terracotta
cm 24,7x16,5x10
Volto Terra
2015/2017
terracotta, platino
cm 25,2x16,6x10,2
Sull’acuto millesimo di silicio
si ferisce il sole
nel cuore del vetro rompe
un riverbero finito
dilaniato in trasparenza
irradiato pasto mandibola d’ombra
assaggio sulla palpebra
il modulo silenzioso
d’osso sfrangiato
con preistorica lente
entro la pietra idrofila
divaricata iride
prigioniera imbevuta della carne
acquorea sede della luce
impregnata anemone
di filamento umano.
Nicolò Cecchella
Nicolò Cecchella
Senza titolo, 2020
fusione in alluminio
cm 103x75x26
Nicolò Cecchella
Diaframma, 2022
lattice, acciaio inox, terra di scavo archeologico
cm 145,5x95x30
Nicolò Cecchella
Testa, 2018/2022
fusione in ottone
cm 49,2x43,5x35
Nicolò Cecchella
Occhi, 2020
fusione in ottone
cm 9,5x8x2
Nicolò Cecchella
Traccia mani, 2018
fusione in alluminio
cm 139x14,5x6,3 / cm 139x12x7
Nicolò Cecchella
Traccia denti, 2018
fusione in bronzo
cm 133x7,2x6,3 / cm 133,3x6,2x6,3
Del progetto Solo con occhi, per la prima volta presentato in questa occasione, Cecchella scrive:
“Solo con occhi.
Questo è il titolo dell’opera.
E non potrebbe essere più appropriato e reale di così.
Poiché è solo così che siamo. Così è lo sguardo dell’artista e così è l’uomo: solo, con occhi.
Così è anche l’opera. Il video stesso, spogliato di ogni orpello e artificio, ci presenta esclusivamente questo taglio d’occhi ravvicinato. Un volto eliso, di cui restano solo occhi.
Un volto portato ai minimi termini dello sguardo, sguardo che si pone come identità rivelata e ne precede il nome.
Solo ed unicamente l’aprirsi e il chiudersi degli occhi che si ripete.
Lo spettatore guarda e aspetta soltanto il momento in cui gli occhi si apriranno nuovamente restituendogli la vista.
Restituendogli la possibilità di vedere - vedere cosa, chi? Lo sguardo dell’altro che è il suo stesso.
Vero motivo e movente del suo esistere.
In questa alternanza lo sguardo diventa quasi totalmente corporeo, si apre alla sua dimensione fisica, percepiamo il tremito delle palpebre, il dilatarsi della pupilla, il bordo umido delle ciglia, tutto ciò che normalmente è impercettibile diventa visibile e sensibile.
Tutto ciò che del vedere è normalmente dato per scontato diventa visibile.
È il farsi corpo dello sguardo.
Una via di luce attraverso la carne
nulla più”.
A fine mostra sarà edito un catalogo con scritti dell’artista e testi di Mario Commone, Lara Conte e Andrea Cortellessa.
Solo con occhi, intervento di Nicolò Cecchella allestito in occasione di FisiKo! Festival internazionale di azioni cattive, Cardelli & Fontana | Opificio Vaccari, 21-24 luglio 2022